Dalla Rappresentanza delle Commissioni Mensa di Milano riceviamo e pubblichiamo:
Siamo sicuri che con il suo insediamento continuerà quel processo di collaborazione che abbiamo sperimentato in questi mesi per l’elaborazione del regolamento delle commissioni mensa che sta per essere consolidato, speriamo, a breve e che rappresenta una prima svolta nella definizione delle commissioni mensa e delle loro prerogative.
In questi anni, come lei saprà, i genitori hanno spesso manifestato il proprio malcontento, anche con azioni forti che hanno richiamato l'attenzione dei media, ma hanno anche ottenuto dei primi risultati, ripristinando delle condizioni contrattuali, disattese per anni: e' stato eliminato l'olio nelle bottiglie di plastica, cosi' come le vaschette di plastica dove stazionava il cibo per ore deformandole, sono scomparsi cibi che non rientravano nel capitolato, come le crocchette di totano, polpette, hamburger e lasagne e tutte quegli alimenti a base di triti industriali che proprio in questi giorni sono alla ribalta della cronaca. Abbiamo anche lavorato affinche' si ripristinasse un equilibrio della dieta che tutt'ora non e' un risultato raggiunto appieno.
Nonostante si sia consolidata la pratica di un confronto costante con Milano Ristorazione e il Comune, riteniamo che ci sia ancora molto da fare. Quello che vorremmo richiedere a lei, e all'Amministrazione comunale e' un cambiamento drastico nella politica di qualita' e sostenibilità a partire dalle materie prime, con un netto incremento di prodotti biologici, a partire da quelli di consumo quotidiano, come la pasta, il riso, il pane, l'olio, la riduzione dell'impiego della plastica e la riapertura progressiva dei centri cucina interni alla scuola. Ad oggi ci sono scuole 'privilegiate' che hanno la cucina interna, e scuole che si sono viste chiudere il proprio centro cucina a favore di una logica industriale che ha livelli inferiori di qualità del servizio. Vorremmo che si tornasse a cucinare con cura, ad elaborare piatti, superando i gravi problemi che permangono sulle diete speciali e, in particolar modo, per quelle sanitarie il cui sistema di somministrazione non prevede sufficienti garanzie di sicurezza, come i gravi incidenti di quest’anno hanno dimostrato, e la qualità e l’appetibilità sono molto inferiori a quella del menu ordinario.
Quello che i genitori chiedono, in sintesi, non è altro che l'applicazione delle disposizioni del Green Public Procurement a cui il Comune avrebbe già dovuto iniziare ad adeguarsi con il 50% di appalti verdi entro il 2011, maggiore trasparenza e un modello organizzativo che metta il bambino al centro del servizio.
Sono le stesse richieste che migliaia di genitori hanno sottoscritto in questi giorni, firmando una petizione online che evidenzia le criticità del servizio che la Rappresentanza dichiara da anni. Vorremmo portare la sensibilita' di queste migliaia di genitori al tavolo di confronto con tutti gli attori del servizio: il Comune, come committente e controllore, Milano Ristorazione, come fornitore e l’ASL come garante della sicurezza, qualità ed equilibrio della dieta, per innescare un netto cambio di rotta che auspichiamo da anni.
La competenza e sensibilità che ha dimostrato di avere sui temi che riguardano il mondo della scuola nel suo percorso professionale, è per noi la garanzia di trovare in lei un interlocutore autorevole con cui perseguire e raggiungere obiettivi che, sulla base delle sue dichiarazioni nell’incontro del 19 febbraio, riteniamo possano essere condivisi.
Nell'augurarle buon lavoro, auspichiamo di incontrarla a breve per un confronto sui temi sopra accennati.
La Rappresentanza cittadina delle commissioni mensa di Milano
Claudia Paltrinieri
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