giovedì 31 gennaio 2013

Incontro revisione menù invernale 2013

Mercoledì 25 gennaio si è svolto l’incontro tra la Rappresentanza delle Commissioni Mensa, Milano Ristorazione e Comune di Milano.

Oggetto dell’incontro era verificare eventuali aspetti critici del menù invernale attualmente in vigore, e condividere possibili variazioni al menù stesso.

In preparazione all’incontro, le commissioni mensa hanno svolto un capillare lavoro di coinvolgimento delle commissioni mensa stesse, tramite le schede di ispezione caricate sul sito www.pappa-mi.it, e degli stessi insegnanti, che hanno potuto esprimere il proprio parere compilando un questionario sul gradimento del menù

Complessivamente sono stati raccolti circa 250 schede di ispezione su circa 35 scuole, a cui si aggiungono altrettanti questionari raccolti su circa 30 scuole materne, primarie e secondarie, a questo link è disponibile il documento presentato.

La Rappresentanza ha illustrato le principali criticità riscontrate, ovvero i piatti totalmente rifiutati dai bambini e che risultano non graditi anche dagli adulti, in particolare il merluzzo e le frittate e alcuni abbinamenti tra piatti ritenuti poco apprezzati, come la vellutata di zucca servita insieme alla pizza e al budino al cacao.
E’ stata posta l’attenzione su alcuni problemi comuni a molti patti, come le materie prime ritenute in qualche caso determinanti nella gradibilità del piatto (merluzzo) o la cottura di alcuni contorni.

Il Comune ha dichiarato che i dati di gradimento sono simili a quelli rilevati dal Comune stesso, mentre Milano Ristorazione rileva un gradimento più che sufficiente, a questo proposito sono stati citati i risultati del “laboratorio dei sapori”, un panel test condotto su otto classi in due scuole, con questionari proposti direttamente ai bambini.

Milano Ristorazione ha inoltre proposto un menù invernale rivisto, che recepisce solo alcune delle richieste della rappresentanza (come la sostituzione della vellutata in favore di misto insalata e finocchi) mentre le altre richieste sono rimaste senza risposta.

La Rappresentanza delle Commissioni mensa ha chiesto a Milano Ristorazione un riscontro dettagliato a tutte le osservazioni, in modo da poter giungere a un menù maggiormente apprezzato dai bambini.

Desideriamo ringraziare le commissioni mensa che partecipano alla raccolta dati e contribuiscono in questo modo al processo di miglioramento dei menù.
Più dati si raccolgono, su un numero sempre maggiore di scuole, maggiore è il peso delle osservazioni che la rappresentanza porta al tavolo.

Di seguito il messaggio della Rappresentanza e più avanti la risposta di Milano Ristorazione:


Gentilissimi,
scriviamo in relazione all'incontro di mercoledì scorso sul tema 'menù invernale' per inviarvi le nostre osservazioni e richieste.
 

Riteniamo che l'incontro avrebbe dovuto essere concepito come una consultazione della Rappresentanza con l'obiettivo di recepire le osservazioni e le problematiche del menù attuale al fine di riformulare il menu invernale che tenesse conto delle rilevazioni delle commissioni mensa, ma così non è stato.
 

Di fatto invece ci è stato presentato un menù con qualche cambiamento prima ancora di aver raccolto le nostre osservazioni. Riteniamo che in questa modalità ci sia un approccio sbagliato perché non riconosce il ruolo consultivo della Rappresentanza.
 

I dati che abbiamo portato a supporto delle nostre osservazioni sono il frutto del lavoro svolto dalle commissioni mensa, che dall'entrata in vigore del presente menù invernale hanno compilato oltre 220 schede di valutazione in 34 scuole, raccogliendo informazioni su oltre 70.000 pasti serviti. Abbiamo inoltre attivato una consultazione spontanea e partecipata che in poco tempo ha raccolto circa 250 questionari, che molte maestre hanno compilato con il supporto dei propri alunni, distribuiti in 30 scuole tra materne, elementari e medie.
 

Rileviamo tuttavia che non c'è allineamento tra i nostri dati e quelli di Milano Ristorazione, mentre, da quanto emerso dall'intervento del dott. Lovati, coincidono con le rilevazioni del Comune. Siamo quindi a richiedere di avere visibilità dei report che vengono quotidianamente registrati e classificati dal Comune a fronte della compilazione e invio della scheda di valutazione compilata dalle commissioni mensa ad ogni ispezione. Riteniamo che un report di sintesi delle rilevazioni quotidiane delle commissioni mensa sia indicativo del livello di gradimento del menù e delle problematiche comuni e diffuse registrate nelle mense.
 

Siamo a richiedere inoltre a Milano Ristorazione di riformulare la rivisitazione del menù invernale che tenga conto delle nostre osservazioni e di avere un riscontro formale alle richieste sottoscritte nel documento presentato che alleghiamo. Ci aspettiamo un documento che risponda ai punti esposti nelle pagine relative alle richieste comuni, dei nidi, materna/elementari e medie, con indicazione dell'azione correttiva che si vuole, o meno, intraprendere e in che tempi. Questo lo riteniamo necessario per avere da Milano Ristorazione un impegno serio e responsabile a risolvere problemi che si trascinano da anni e che sono ampiamente riconosciuti da tutti.
 

Infine vorremmo sottolineare l'inadeguatezza dell'attuale menù delle medie, in un momento in cui i genitori si trovano a dover scegliere se iscrivere i propri figli al tempo prolungato o meno, scelta che spesso è condizionata dal peso economico del servizio, sproporzionato rispetto al costo relativo al consumo quotidiano del pasto alle elementari, e dalla scarsa qualità e quantità degli alimenti proposti.
 

Rimaniamo in attesa da parte di Milano Ristorazione di una proposta di menù invernale formulato sulla base delle nostre osservazioni e del documento che risponda alle nostre richieste nelle modalità specificate e da parte del Comune di un report di sintesi delle schede di valutazione relative a questo periodo.

Cordiali saluti
Claudia Paltrinieri
per conto della Rappresentanza cittadina delle commissioni mensa di Milano



La risposta di Milano Risorazione:

Spett.le Rappresentanza delle Commissioni Mensa, in riferimento alla vostra email, inoltriamo alla vostra attenzione le nostre considerazioni e risposte alle richieste.
L’incontro avvenuto mercoledì 23 gennaio, dal nostro punto di vista, è stato occasione di reciproco confronto, come già avvenuto anche per le precedenti occasioni, tra Milano Ristorazione e la Rappresentanza delle Commissioni Mensa.
Come di consueto, a due mesi dall’avvio del menù invernale, è stata nostra cura presentare in sede di riunione una proposta di variazione del menù da condividere.
Le variazioni che sono state apportate al menù, sono state effettuate sulla base dei dati in nostro possesso ponderati statisticamente, sommariamente coincidenti a quelli da Voi rilevati mediante la compilazione di schede da parte delle commissioni mensa e insegnanti, nei quali si tiene conto di:
Risultati ottenuti dal progetto “Il laboratorio dei sapori” (Allegato – Risultati Laboratorio menù invernale);

  • Segnalazioni pervenute dalle Commissioni Mensa e dalle scuole;
  • Vostre osservazioni pubblicate sul sito Pappa-mi.

Per quanto concerne il progetto “Il laboratorio dei sapori”, ricordiamo che si tratta di risultati ottenuti mediante la compilazione, da parte dei bambini, di schede di rilevazione del gradimento.
 

La rilevazione del menù invernale è stata condotta dal 22 ottobre al 9 novembre 2012, interessando otto classi di due scuole, per un totale di 6.335 schede analizzate. Attualmente la rilevazione è in corso in altre scuole.

Riteniamo che i dati ottenuti con tale progetto, siano di fondamentale importanza poiché rispecchiano in maniera diretta, non mediata, i gusti dei bambini.

In relazione alle vostre riflessioni, inoltriamo alla vostra attenzione, un’ulteriore proposta di menù che tiene in considerazione alcune vostre osservazioni, non di tutte, in quanto le Linee d’Indirizzo Nazionale per la Ristorazione Scolastica emanate dal Ministero della Salute, prevedono una frequenza minima di consumo di alimenti e gruppi di alimenti all’interno del pranzo nell’arco della settimana. (Allegato – Tabella 2)

Pertanto, in riferimento alla slide “piatti da eliminare”, vi comunichiamo che non risulta possibile eliminare le frittate (già ridotte da 4 proposte a 2) e il merluzzo per il quale, allo stato attuale, non abbiamo altra tipologia di pesce privo di spine da erogare se non i bastoncini di pesce che, per venire incontro alle vostre richieste, sono stati inseriti 2 volte al mese in sostituzione del merluzzo pomodoro e capperi.

Per quanto riguarda i “piatti critici”, dai dati in nostro possesso il tortino con legumi e la pizza non risultano essere una proposta critica, tra l’altro la pizza rientra anche nella vostra classifica “top ten” dei secondi piatti e, da quanto si evince dal documento Pappa-mi in aggiunta ai nostri dati, gli gnocchi risultano essere graditi. Tuttavia, per le due proposte mensili della pizza, sarà prevista una prova per la somministrazione di pizza rossa senza formaggio, alla quale verrà abbinato, come secondo piatto, una porzione di formaggio.

Sono in corso di valutazione, comunque, diverse tipologie di formaggio da utilizzare come condimento per la pizza.

Nella proposta di menù presentata in riunione, avevamo già provveduto ad eliminare il piatto “vellutata di zucca”, inserendo il “misto insalata e finocchi” e a modificare il piatto “risi e bisi alla veneta” in “risotto e piselli”.

In riferimento alla slide “problemi comuni” vi comunichiamo che il piatto unico è previsto due volte al mese e il formaggio è stato inserito una volta a settimana come indicato dalle Linee d’Indirizzo Nazionale per la Ristorazione Scolastica. Per quanto attiene i “bis”, gli stessi non sarebbero previsti, ma viene comunque inviato un quantitativo superiore per consentire ai bambini di prendere una seconda razione, qualora volessero.

Inoltre, anche le grammature dei bocconcini di vitellone alla cacciatora con piselli, risultano essere superiori rispetto a quelle consigliate dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (4/6 anni 50 gr, 7/12 anni 60 gr, 13/15 anni 70/80 gr) e non riteniamo di dover trovare un’alternativa a questo piatto poiché risulta gradito.

Relativamente alle “zucchine trifolate” che risultano essere annacquate per il processo di cottura, sono state sostituite da “zucchine al forno”, invece, per l’insalata, riscontriamo un gradimento/rifiuto disomogeneo nelle varie utenze. Sarà nostra cura far presente agli scodellatori la corretta grammatura dei condimenti.

Vi informiamo, inoltre, che si sono appena concluse, e sono in corso di valutazione, le gare 2 e 3/2012 che comprendono diverse fornitura di derrate tra cui pasta e formaggi.
Non è possibile dar seguito alle vostre richieste riguardanti: l’aumento delle razioni dei primi piatti, l’aumento dei legumi, giacché in menù vi è già una buona offerta, l’abbinamento del dolce ai pasti più leggeri poiché l’Asl consente la somministrazione del dessert solo in abbinamento al piatto unico, la proposta di servire il Parmigiano a parte, l’erogazione delle uova sode e della spremuta d’arancia fresca, per motivi organizzativi.

Rispetto al tema delle minestre, vi confermiamo che verranno presto reintrodotti i crostini e prendiamo atto della proposta di proporre con maggior frequenza gli spaghetti.

Per quanto riguarda la slide “nuove proposte”, riferiamo che è stato chiesto al Comune di Milano e all’Asl l’autorizzazione per poter procedere alla diminuzione della grammatura del pane da 60 a 30 grammi per le scuole primarie e secondarie nei giorni in cui è prevista la pizza. Per le restanti proposte, ci riserviamo un’accurata analisi.

In relazione alle richieste per i nidi, vi informiamo che non è possibile eliminare il piatto unico poiché le linee d’indirizzo dell’Asl per la formulazione dei menù nidi prevedono che sia presente una volta alla settimana, inoltre non ci risulta che il piatto unico presenti un problema per i bambini. Anche per quanto riguarda l’eliminazione dell’insalata, facciamo presente che nell’arco del mese sono presenti due volte le carote trite e una volta l’insalata, ortaggi inseriti al fine di abituare i bambini ad assumere varie tipologie di verdure e, soprattutto, abituarli alla masticazione delle verdure crude.

La grammatura dei piatti proposti in menù è stata concordata con l’Asl che ha sottoposto, alla nostra attenzione, la necessità di modificare le grammature per la fascia d’età 24/36 mesi chiedendo di unificarle a quelle destinate ai bambini di 12/24 mesi, al fine di riportare gli apporti nutrizionali nei valori previsti.

In riferimento alla riduzione della pezzatura della carne, riteniamo che quanto inviato dalle cucine rispetti il bisogno dei bambini, ma specifichiamo anche che la somministrazione di tale pietanza spetta alle educatrici, le quali, in base alle capacità masticatorie dei bambini a loro affidati, potranno porzionare differentemente l’alimento. Reputiamo, inoltre, che i formati di pasta destinati ai nostri utenti più piccoli siano adeguati alle loro necessità. Allo stato attuale, vengono forniti i seguenti formati di pasta:

  • Semi di melone;
  • Mezze maniche;
  • Stelle;
  • Mezze penne rigate;
  • Pasta coquillettes;
  • Ditalini rigati;
  • Ditali rigati;
  • Tripolini;
  • Mafaldine.

Per quanto concerne il “menù d’emergenza”, valuteremo con Comune e Asl altre proposte di composizione del menù stesso.

Infine, come comunicatovi durante l’incontro, per quanto concerne la retta, tale contributo è di competenza del Comune, pertanto si rimanda a loro una più attenta valutazione. Per quanto, invece, di nostra competenza, vi confermiamo che è allo studio un menù appositamente pensato per soddisfare i gusti degli utenti delle scuole secondarie, che alleghiamo alla presente.

A disposizione per ulteriori chiarimenti, porgiamo cordiali saluti.

La Presidente
Gabriella Iacono

Milano Ristorazione S.p.A.
Via Quaranta, 41
20139 Milano
www.milanoristorazione.it



Allegati:
Bozza menù rivisto
Bozza menù secondarie rivisto
Risultati Laboratorio dei sapori 2012
Tabella da linee guida ristorazione scolastica

giovedì 17 gennaio 2013

Resoconto convegno Cosa mangio a scuola? I bambini a tavola: un percorso di gusto e di salute

Sabato si è svolto il convegno “Cosa mangio a scuola? I bambini a tavola: un percorso di gusto e di salute" organizzato da Topic BAA Healthcare e Fondazione Umberto Veronesi presso SDA Bocconi.

Andare incontro oggi ad abitudini alimentari salutari e al gusto dei più piccoli non è sempre facile. Che cosa si sa e che cosa possiamo fare per favorirlo? A questa domanda il convegno si riproponeva di dare una risposta partendo da cosa succede a scuola.

Il Convegno ha trattato il tema dell'alimentazione dei bambini dal punto di vista della salute e della crescita, delle preferenze dei bambini e dei sistemi di preparazione e distribuzione dei pasti nelle scuole milanesi.

Noi di Pappa-Mi siamo stati invitati come esempio di una iniziativa ideata e sviluppata da genitori, come esempio di come la rete e le nuove tecnologie possano contribuire all’innovazione sociale.

Apertura

Se è da considerarsi come accertato, ormai da diversi anni, il ruolo chiave che riveste l’alimentazione nella qualità e nell’aspettativa di vita dell’uomo, è meno chiaro quali siano le strategie di informazione ed educazione raggiungere realmente le persone.
Delle diverse strategie messe in atto dalle istituzioni, non tutte hanno mostrato risultati positivi: a volte si è osservato un effetto nullo o addirittura paradossale e negativo.

Sempre in apertura Paolo Veronesi ha presentato la Fondazione Veronesi, in particolare riguardo le attività di divulgazione scientifica, in cui rientra il progetto di educazione alimentare “bimbi in cucina, mamme in classe”.


La nutrizione nei bambini: il punto di vista del pediatra

Carlo Agostoni, Professore Ordinario di Pediatria, Università Statale di Milano
Il documento presentato

Il Prof Agostoni ha illustrato il problema dell’obesità partendo dalle possibili origini, in base a recenti studi di epigenetica, ovvero quelle mutazioni che variano l’espressione del gene pur senza modificare il DNA, l’attitudine all’obesità potrebbe essere indotta a livello genetico dagli alimenti assunti dal feto, quindi ancora in gravidanza, e successivamente del neonato.


Sperimentalmente si osserva che un apporto ottimale di proteine in gravidanza seguito da un limitato apporto puoò comportare un allungamento della vita media, mentre un ridotto apporto di proteine in gravidanza, seguito da un apporto eccessivo durante le epoche successive, può comportare un accorciamento della vita stessa (fino al 50%).
Le diapositive successive mostrano i profili di crescita di persone che da adulte hanno avuto episodi di coronaropatia, i diagrammi mostrano una tendenza caratteristica: bambini sottopeso fino ai 2 anni tendono successivamente al sovrappeso e sono quindi maggiormente esposti a malattie cardiovascolari.

E’ quindi essenziale la prevenzione, molto più efficace della cura tramite qualsiasi programma di sensibilizzazione per i ragazzi o la popolazione adulta.

Il consiglio più importante è quindi quello di curare correttamente l’alimentazione in gravidanza, e successivamente è molto importante prolungare l’allattamento al seno fino ad almeno i 6 mesi, poi dopo lo svezzamento alternare latte e pappe per altri mesi fino ai 12.

Altri importanti consigli riguardano l’alimentazione del bambino: privilegiare alimenti a basso indice glicemico, quindi cereali integrali e alimenti ricchi di fibre.
Importante anche distribuire l’assunzione di nutrienti su tutta la giornata, secondo la proporzione 20% colazione, 40% pranzo, 10% merenda e 30% cena. La colazione è molto importante ma spesso ridotta a qualche biscotto nella fretta di andare a scuola.
Per finire alcuni dati sul dilagare dell’obesità ormai fuori dei confini dei paesi occidentali, l’India e il Sud America stanno rapidamente raggiungendo i preoccupanti livelli del Nord America.

"Bimbi in cucina mamme in classe" progetto mirato alla prevenzione nutrizionale

Lucilla Titta, Nutrizionista Ricercatrice per I.E.O. e Divulgatrice per Fondazione Veronesi
Il documento presentato

La Dottoressa Titta ha presentato il progetto di educazione alimentare “bimbi in cucina, mamme in classe”, il progetto parte dal presupposto che le famiglie non siano adeguatamente informate sulla corretta e sana alimentazione, e che sia quindi importante informare e fornire
strumenti utili ad operare una scelta alimentare consapevole e praticabile nella quotidianità: un'alimentazione salutare è gustosa varia e appetitosa.

Genitori e figli seguono due percorsi educativi separati e paralleli: i genitori “in classe” sono sensibilizzati sull’importanza della corretta alimentazione e su come riconoscere e scegliere i cibi più salutari, i bambini in cucina preparano dei piatti che poi assaggeranno.

E’ importante notare che mentre con i genitori si debbano dare indicazioni “forti” sulle conseguenze di una non corretta alimentazione, con i bambini bisogna dare solo messaggi positivi senza mai fare terrorismo, cercando di stabilire in cucina un clima gioioso.

La diapositiva mostra alcuni fattori di rischio a componente nutrizionale:



questi invece i fattori protettivi:


Alcuni consigli: la colazione




Queste invece alcune “tecniche” per aiutare il bambino a consumare verdura:
  • Decidete insieme 5 verdure e 5 tipi di frutta che loro apprezzano e come deve essere cucinata 
  • Servite porzioni piccole, non consentite di avere la frutta se la verdura non è finita. 
  • Non accettate rifiuti netti 
  • Quando si mangia si spegne la TV 
  • Fatevi aiutare in cucina 
  • Cercate di non preparare pasti differenziati (diversi per l'adulto e il bambino) 

Sicurezza e salute nella nutrizione dei bambini a scuola

Gabriella Iacono, Presidente Milano Ristorazione
Il documento presentato

La Dottoressa Iacono ha presentato le principali caratteristiche dell’azienda e del servizio erogato.

La qualità del servizio è un processo complesso, che coinvolge varie fasi, dalla progettazione dei menù, al controllo delle filiere di approvvigionamento, cottura, trasporto e distribuzione e consumo.

La definizione dei menù in particolare è un aspetto particolarmente critico: i piatti sono definiti in base alle linee guida regionali per l’alimentazione scolastica, devono fornire il corretto apporto calorico ed equilibrio tra macronutrienti, utilizzare piatti legati al territorio e alla stagionalità, e naturalmente essere sufficientemente vari e gradevoli per i bambini.
Gli aspetti su cui Milano Ristorazione intende procedere per garantire la sicurezza sono:
  1. Ottimizzare e standardizzare le ricette2. Standardizzare i processi
  2. Monitoraggio costante della prestazione resa
  3. Adozione di correttivi utili al miglioramento continuo delle prestazioni
  4. Formazione continua su tutti gli attori della filiera produttiva
Un aspetto critico sono le diete speciali, circa 3160 menù speciali, di cui 1374 personalizzate e 293 per allergia grave, soggette ai rischi più alti.

I genitori e la nutrizione dei bambini a scuola: quali sfide? 

Roberto Previtera, Pappa-Mi
Il documento presentato

Accertato che la sana e corretta alimentazione sia fondamentale per vivere bene, quali sono, dal punto di vista dei genitori, le sfide da affrontare?
Abbiamo visto che a mangiare bene si impara molto presto, addirittura ancora nella pancia della mamma, tuttavia la scuola è certamente in grado di giocare un ruolo determinante nel promuovere corretti stili di vita.
Poiché l'educazione alimentare si impara prima di tutto mangiando, quindi in questo caso mangiando a scuola, la prima sfida è fare in modo che il momento del pasto sia vissuto dai bambini come gioioso e sereno, in modo che si crei il contesto più adatto a trasmettere messaggi positivi.
Purtroppo la mensa scolastica non offre sempre queste caratteristiche, nasce come "patronato scolastico", servizio per garantire il pasto ali figli delle classi meno agiate, negli anni, pur migliorando complessivamente, ha mantenuto l'immagine di servizio imposto, oggetto di critiche.
La mensa, così come la scuola, non è un sistema chiuso. Le abitudini alimentari della famiglia giocano naturalmente un ruolo importante, ad esempio se a casa il bambino non è incentivato a mangiare verdure, ben difficilmente lo farà a scuola, e poco potrà fare l'insegnante durante il tempo mensa.
La seconda sfida è quindi costruire un’alleanza con i genitori, essenziale nel portare avanti qualsiasi progetto di educazione alimentare.

Condizione essenziale per sviluppare l’allenaza con i genitori è che la mensa sia percepita in modo positivo anche dai genitori, quindi un servizio sicuro, di qualità e soprattutto controllato in modo trasparente.
Il contesto della refezione scolastica è complesso, gli attori in gioco sono molteplici, ognuno con i rispettivi ruoli e responsabilità.
Le Commissioni Mensa, costituite da genitori di allievi e insegnanti, svolgono un ruolo chiave nel controllo del servizio e nei rapporti tra i fornitori e i fruitori del servizio, certamente sono gli attori più motivati in questo contesto.
A questo proposito nel 2009 un gruppo di genitori ha sviluppato un sito www.pappa-mi.it per facilitare e dare risalto all’impegno delle commissioni mensa.
Il sito permette di pubblicare gli esiti dei controlli effettuati dai genitori nei refettori, i dati sono messi a disposizione di tutti i genitori che in questo modo sono costantemente aggiornati su quello che succede in mensa e cosa mangiano i propri figli.


I dati sono inoltre aggregati ed elaborati in semplici statistiche al fine di evidenziare eventuali criticità, sia a livello di scuola e centro cottura, sia a livello di specifico piatto.

Il sistema partito nel 2009 da una scuola materna, si è gradualmente diffuso fino a raggiungere circa 160 scuole e oltre 500 iscritti tra commissioni mensa e genitori.

Parallelamente, per rispondere all’esigenza di un archivio di documenti e informazioni a disposizioni delle commissioni mensa, è stato sviluppato un sito di tipo “wiki” denominato PappaPedia con oltre 2000 pagine e documenti.


Conclusione: la scuola è una comunità viva, al cui interno esistono energie positive, sta alle istituzioni interpretare correttamente questo scenario in modo da incentivare processi virtuosi di partecipazione costruttiva.

Tavola rotonda 

Nel corso della tavola rotonda si è trattato il tema della sicurezza, in particolare Paolo Scomazzon, presidente dell’associazione Bimbi Allergici a Milano (BAM) ha chiesto quali azioni correttive Milano Ristorazione intende intraprendere per migliorare la sicurezza per i bambini con allergia grave, alla luce del recente incidente di errata somministrazione di un budino a una bambina allergica al lattosio, con successiva gravissima reazione anafilattica e ricovero in ospedale.
La Presidente ha dichiarato che la Società sta valutando diverse azioni correttive, tra cui meccanismi per facilitare il controllo nel processo di distribuzione, fino a dedicare un centro cottura alla preparazione delle diete speciali, con personale specializzato.
Sono state poste diverse domande sul tema dei cibi biologici e la loro importanza nell’alimentazione, il Dottor Agostoni e la Dott.ssa Titta rispondono i cibi biologici sono importanti per l’ecosostenibilità ma non ci sono evidenze sui vantaggi per la salute del consumatore. Tutti gli studi statistici effettuati che hanno portato alla definizione delle linee guida per la corretta alimentazione hanno riguardato utenti che si alimentavano con cibi da agricoltura convenzionale.
La Dott.ssa Iacono risponde che è favorevole ai cibi biologici e Milano Ristorazione li sta gradualmente inserendo nei menù, tuttavia sostiene che esista un problema di disponibilità nel mercato, e di costi.
E’ stato chiesto se il latte artificiale o vaccino possa presentare problemi da un punto di vista nutrizionale, Agostoni risponde che in allattamento, specie nei primi mesi è certamente da preferire il latte materno, “il peggior latte materno è migliore del miglior latte artificiale”, mentre per il latte vaccino nella dieta di bambini e adulti non ci sono particolari problemi, avendo cura di rispettare il bilanciamento dei macronutrienti. Titta aggiunge che secondo recenti studi il latte vaccino è risultato protettivo per certi tumori del colon.
L’ultima domanda ha riguardato il tema dell’educazione alimentare, se e quanto sia opportuno “spaventare” per ottenere attenzione.
Agostoni e Titta rispondono che i paesi anglosassoni per primi hanno sperimentato campagne di questo tipo, anche molto esplicite e indirizzate direttamente ai bambini e ragazzi, il risultato però è stato quasi sempre controproducente, perché i ragazzi, in particolare adolescenti, tendono ad interpretare il messaggio in modo paradossale, con effetti opposti.

A questo link sono disponibili tutti i documenti presentati.